"Regista e attore italiano. Esordisce giovanissimo a teatro sotto la direzione di M. Martone, che ne guida i primi passi anche al cinema in una naturale evoluzione del lavoro sul palcoscenico (Morte di un matematico napoletano, 1992; Teatro di guerra, 1998). È la carriera teatrale quella più ricca di soddisfazioni e di premi (a partire dal Premio opera prima di Narni nel 1984), complice anche l’esperienza vivacissima delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti, mentre il cinema è più avaro di occasioni stimolanti: è sua, comunque, una delle «vite parallele» (l’altra è di T. Servillo) de L’uomo in più (2001) di P. Sorrentino, come pure la figura del poliziotto solo in apparenza cinico di Quo Vadis, Baby? (2005) di G. Salvatores. Gli si chiedono soprattutto caratterizzazioni di quarantenni enigmatici (il marito sconosciuto nei reali affetti de Le fate ignoranti, 2001, di F. Ozpetek), quando non in aperta crisi (Non prendere impegni stasera, 2006, di G.M. Tavarelli), spesso contrapposti a figure femminili problematiche (V. Golino ne La guerra di Mario, 2006, di A. Capuano), anche su toni leggeri (il padre fedifrago di L’estate del mio primo bacio, 2006, di C. Virzì)."